Vanessa Incontrada ieri è stata ospite del podcast condotto da Diletta Leotta.
Su "Mamma dilettante", la showgirl infatti intervista mamme del mondo dello spettacolo alla quale poter chiedere consigli in previsione della nascita della sua prima figlia.
Nel corso di questa "chiacchierata tra amiche televisive" la conduttrice ha raccontato un po' come è cambiata la vita da quando è nato suo figlio Isal:
Quando è nato mio figlio, i miei pensieri sono stati su di lui. Anche ad oggi il mio primo pensiero è lui, io vengo in secondo piano. I 15 anni sono un'età in cui iniziano a dire: "Voglio il motorino", e io non voglio che lo prenda; "Voglio uscire la sera" e io faccio fatica. Però sono cose che faccio perché giustamente ha 15 anni e non gli posso fermar la vita. Mi rendo conto di essere molto più apprensiva più ora che prima.
Vanessa Incontrada ha poi ammesso di rivedersi molto in sua mamma e di capire adesso le sue paure da genitrice:
Mi rivedo tanto in mia mamma. Ne parlavo l'altra volta con una mia amica proprio per il discorso che lui voleva il motorino e io adesso capisco mia mamma. Io quando avevo 17 anni me ne andai in Giappone da sola. Quindi ad oggi capisco le paure, l'apprensione di mia mamma. Io credo che puoi capire le cose quando sei mamma. Adesso avendo un figlio capisco le cose che diceva e faceva mia mamma quando io avevo quell'età.
Poi ha anche raccontato di come è cambiata lei in prima persona con il passare degli anni e soprattutto nell'approccio con suo figlio:
Vanessa Incontrada ne ha poi approfittato per dare un particolare consiglio alla Leotta, svelandole di cosa si è pentita in passato:Quando era piccolino ero iper-aperta, lo lasciamo sempre ovunque. Stava con mia mamma 15-20 giorni e poi me lo andavo a prendere. Adesso faccio fatica, più passa l'età più lo vorrei fermo a casa perché ho paura, sono impaurita da non so che cosa però mi è venuta questa cosa. Vivo male la sua crescita perché lui sta diventando più indipendente. L'altra sera è andato in discoteca, che poi è la discoteca di suo padre, mio marito, quindi in realtà era a casa, era controllato. L'uscita ce l'aveva fino alle 2 del mattino, io non ho dormito fino a quell'ora. Alle 2 ero puntuale lì come un orologio.
Io il consiglio che ti posso dare è di godertelo tanto. Io una cosa che non rifarei è: quando ho avuto Isal, dopo un mese ho iniziato a lavorare, subito praticamente. Perché avevo Zelig e ho dovuto riprendere a farlo. E ti devo dire la verità, ad oggi, non so se lo rifarei. Io mi prenderei più tempo per lui. Il bisogno che avevo io di vivere le cose che non ho vissuto, è stato faticoso all'inizio. Se facessi un altro figlio non tornerei subito a lavorare. (...) Una delle cose che mi colpisce di più è vedere quanto lui è protettivo nei miei confronti, quanto non lo faccia vedere ma lo è. Io ora sono più protettiva con lui.
Immancabile è stato poi l'accenno al padre del bambino, Rossano Laurini. Da sempre la vita privata dell'attrice è stata abbastanza riservata fino a quando qualche mese fa era stata annunciata da lei stessa una "pausa di riflessione" da suo marito. Da quel momento poi nessuna comunicazione in merito. Durante la chiacchierata con la Leotta però è stata la stessa Incontrada a dare qualche risposta che sembrerebbe confermare il ritorno di fiamma con il marito parlando addirittura di voglia di diventare mamma per la seconda volta:
Io sono molto felice del rapporto che lui ha con suo padre, sono una che tifa e mi piace questo rapporto tra maschi però sento che il punto di riferimento per tante cose sono io. Mi piacerebbe molto avere un altro figlio, ma adesso vediamo... mi piacerebbe molto.
Anche secondo Fanpage, Vanity Fair, la conduttrice sembrerebbe così aver confermato il superamento della crisi con Laurini dopo la rottura:
Io sin da giovane sono stata molto materna, pensa che suo padre io l'ho conosciuto ad Agosto e a Novembre ero già incinta. Per noi è stato deciso e abbiamo detto: "Quando succederà, succederà" e alla prima è successo. Era il destino. Isal ha 15 anni quindi noi stiamo insieme da 15, 16 anni. E' faticoso sicuramente, poi la nascita di un figlio molte cose le fa cambiare, purtroppo o per fortuna non so dirtelo. Però sicuramente è ovvio che cambiano determinate cose, devi saperle prendere e gestire. Io ho sempre pensato come sarebbe stato se Isal non fosse nato così, dopo quattro mesi. Nel senso, avrei vissuto quello che era la storia normale: conosci, frequenti una persona, poi vai a convivere eccetera. Invece per me è stato tutto velocissimo.