Solo poche settimane fa Daniele Bossari, vincitore del Gf Vip 2, ha raccontato sui social di avere vissuto un momento molto duro: un tumore alla gola, infatti, lo ha costretto a sottoporsi a cure molto pesanti, che però gli hanno permesso di guarire e di raccontarlo.
Ospite nel salotto di Verissimo, condotto da Silvia Toffanin, Daniele Bossari ha raccontato i difficili mesi che ha vissuto e il supporto costante che ha avuto dalla sua famiglia e da sua moglie Filippa:
Questa, per Daniele Bossari corrisponde alla terza rinascita:Ho avuto un tumore alla gola, precisamente alla base della lingua ed è stato come hai detto un fulmine a cielo sereno. Fino al 10 marzo di quest'anno stavo benissimo, senza alcun disturbo o segnale evidente di questa malattia. Poi mi sono svegliato questo 10 marzo con un gonfiore alla gola, un linfonodo e sono andato subito dal mio medico, il quale ha prescritto una cura di un antibiotico per un paio di settimane, ma non passava. A quel punto ho fatti accertamenti, una biopsia, un esame istologico che ha dato un esito che fa tremare le gambe. Quando ricevi questo esito ti si annebbia la vista e ti senti mancare, voglio dire si tratta di una cosa grave.
Però una cosa che voglio dire è che oggi la medicina, la scienza offre una cura, una guarigione e io subito mi sono affidato ai medici, anzi ringrazio subito i medici dell'ospedale San Raffaele di Milano, perché da subito mi sono sentito in ottime mani. La stessa dottoressa che mi ha curato mi ha detto "ora il tuo problema è anche il nostro, tu pensa alla vita".
Bossari ha poi svelato quale è stata la prima reazione alla malattia:La prima è stata dopo lo svezzamento mi hanno diagnosticato la celiachia e 48 anni fa non era una cosa comune, quindi anche lì sono stato appeso a un filo. La seconda è quella della depressione e la terza è questa. Io non so quante volte si possa rinascere e io mi sento già grande così.
L'ex gieffino ha anche raccontato il modo in cui lo ha comunicato alla figlia Stella:La prima reazione è stata devastante, ti sembra impossibile che possa accadere a te, immediatamente pensi agli affetti, alla vita, a quello che potresti perdere, ai rischi, ai cambiamenti. C'era un'impossibilità fisica nel muoversi e quindi ero isolato a letto per giorni, settimane ed è stata dura. Ero a casa, ma ogni giorno dovevo andare in ospedale, ringrazio Filippa che si è sacrificata in tutto e per tutto, standomi vicina e accompagnandomi. È una zona delicata, non si poteva operare se non con gravi menomazioni, quindi l'unica alternativa era la chemioterapia e la radioterapia. Al di là del dolore c'è stato un risveglio di coscienza, ho visto l'ospedale pieno, il reparto pieno.
Sono venuto qui a raccontarmi perché penso che la mia storia possa fare bene a chi ora sta vivendo una cosa simile, così come a me ha fatto bene ascoltare storie di persone e colleghi che stavano vivendo la mia stessa cosa. Penso a Fedez, che si è raccontato e ha dimostrato che si può uscirne e guarire.
Per quanto riguarda il momento più brutto vissuto in questi mesi:È una giovane donna Stella, è matura e responsabile e con lei posso confidarmi. Credo che lei abbia sofferto come tutti i miei familiari, ma le ho sempre detto di continuare a vivere la sua vita. Mi dava gioia sapere che lei continuava ad andare all'università, uscire con gli amici. Poi le ho chiesto se lei avesse avuto paura e lei mi ha confidato di essere sempre stata certa della mia guarigione.
Daniele Bossari ha anche svelato di avere sempre avuto il supporto dei suoi genitori:Francamente è stato tutto il periodo ad essere brutto, una situazione costante dalla quale non puoi scappare. Facevo fatica a bere anche un sorso d'acqua. Il momento brutto è legato anche al cambio, al ribaltamento di ogni prospettiva. Io per rappresentare questo periodo uso l'appeso, una carta dei tarocchi che mi è apparsa in sogno. Ribaltamento di prospettiva perché io sono una persona golosa, a cui piace mangiare e non lo potevo fare. I sapori poi erano e sono ancora distorti. Un'altra cosa: io ascolto decine di brani al mese per lavoro e invece sento un fischio perenne, le voci ovattate. La stanchezza, ancora oggi non posso fare sport. Ma al di là di questo, che rappresenta la fase più acuta, ora mi sento più leggero, la pagina è bianca.
Ma è stata Filippa ad aver dimostrato il coraggio più grande:Sono stati tenerissimi, mi hanno riempito d'amore, però ho avuto due grandi lezioni di vita da parte loro: mia mamma, che è una persona devota ha pregato tanto. È bello vedere che in queste situazioni non si chiude la porta alle realtà metafisiche, in questo caso la preghiera, che è servita sicuramente a me ma anche a lei. Mio padre invece che è un finanziere in congedo, una persona tutta di un pezzo, mi ha fatto riscoprire un amore reciproco e anche oggi tutti i giorni ci sentiamo al telefono e mi ripete quanto mi vuole bene.
Lei è stata indispensabile, mi è stata vicina e credo non sia scontato. Sono stato fortunatissimo e ora me la porto sempre dietro. Ora è con me. Non l'ho vista fragile, l'ho vista fortissima dal primo momento, mi ha detto "non ti preoccupare, affrontiamo questa cosa insieme", mi ha portato alla guarigione. Andavo a fare con lei delle passeggiate nei boschi per assorbire un po' di energia dalla natura. Una volta nel corso di una di queste passeggiate mi sono sentito molto male, sentivo la vita che si stava spegnendo e lei mi ha letteralmente rianimato, sono devoto a lei.
Proprio Filippa ha voluto fare una sorpresa a Daniele Bossari e ha fatto il suo ingresso in studio per raccontare come ha vissuto questi diffili mesi:
E Daniele ha aggiunto:Non ci dobbiamo meravigliare per le persone che stanno vicine alle persone che amano, dobbiamo meravigliarci del contrario, si sta vicini in salute e in malattia. Io non ho mai pensato che potesse andare male, ho sempre pensato che sarebbe stato difficile, ma non ho mai smesso di sorridere, di portargli dei segni della natura, dei sorrisi, dei racconti. Ho avuto paura, ma quando si sa per cosa si combatte si tira fuori tutta la forza e si combatte insieme, non bisogna perdersi mai d'animo e lasciare il problema ai medici e concentrarsi sulla vita. Ovviamente mi sono anche sfogata con mia madre, che è medico anche lei e mi ha sempre rassicurata.
Infine Bossari ha parlato della gioia arrivata al termine del percorso di cure:Stiamo insieme da più di 20 anni, ma ora è proprio sigillato, abbiamo passato la prova del fuoco suprema. Filippa mi portava sempre dei quadrifogli, per me lei è la regina dei quadrifogli. Infatti le ho regalato anche un anello con un quadriglio.
C'è stata una gioia, ma ero già preparato perché nelle visite costanti si vedeva che la bestia era domata. Quindi ho tirato un sospiro di controllo, ma so che devo fare dei controlli almeno per i prossimi 5 anni e quindi un po' di paura c'è sempre, sono felice ma con cautela. Ora ho una grande voglia di mordere la vita e dico sempre di sì, se prima non avevo voglia di fare una cosa ora non vedo l'ora di farla.