Verissimo, Daniele Scardina dopo l’emorragia cerebrale: “Me ne stavo quasi andando, ora sto reimparando a vivere”

Il pugile, ospite di Silvia Toffanin insieme a suo fratello Giovanni, ha ricordato i difficili momenti vissuti dopo quel 28 febbraio 2023

Valeria Dicembre 1, 2024

Verissimo, Daniele Scardina dopo l’emorragia cerebrale: “Me ne stavo quasi andando, ora sto reimparando a vivere”

Daniele Scardina è stato oggi ospite di una nuova puntata di Verissimo. Qui insieme a Silvia Toffanin e suo (sempre presente) fratello Giovanni ha ricordato il terribile malore avvenuto durante un allenamento di boxe:

Il 28 Febbraio 2023 ho avuto un grande problema sì, me ne stavo andando quasi. Giovanni? Il mio amore, mio fratello.

Io ho iniziato a fare boxe che avevo 15 anni, la boxe mi ha aiutato a non cadere in brutte compagnie. Prima sono andato a New York e poi a Miami sempre con la boxe. Lavoravo, ho fatto il cameriere, montavo i mobili, buttafuori, ho fatto tutto e nel frattempo mi allenavo 2 volte al giorno. Poi ho iniziato a fare le gare, combattevo. Poi, dopo 10 anni sono tornato in Italia e poi è arrivato il 28 Febbraio… mi stavo allenando per un incontro e poi… bom! Un pugno. Non ricordo niente.

Poi anche Giovanni ha ricordato quel giorno tremendo:

Sì, sono più grande di 3 anni. Abbiamo un rapporto sempre forte da sempre, siamo sempre insieme ma oggi si è rafforzato di più.

Io quel giorno c’ero, ero lì e ci sono stato fino a quando è arrivata l’ambulanza, ho aspettato. Io l’ho sempre seguito ovunque, per stare con lui ho fatto di tutto, pulivo i tavoli… Negli Stati Uniti siamo rimasti dal 2011 al 2022, quindi sono passati un bel po’ di anni.

Quel giorno sono stato avvertito subito, dopo 5 minuti, sono arrivato prima io dell’ambulanza. L’ho visto entrare e non mi hanno fatto neanche avvicinare, abbiamo aspettato7 ore che uscissero a dirci che era stabile e che l’intervento era andato bene, bisognava solo aspettare. Ci facevano aspettare, ora dopo ora, senza alcun risultato. Lui è stato in coma 48 giorni, un mese e mezzo.

King Toretto (soprannome di Daniele Scardina) poi, da grande campione, è tornato a vivere e il suo risveglio ha riacceso la speranza:

C’è stato un risveglio lento, molto lento. I miei ricordi risalgono a quando ero in clinica riabilitativa, inizialmente. Del coma non ricordo quasi niente. Scusami (si commuove). La fede è stata importantissima, è ancora ora importantissima. Dio è meraviglioso! Io prego tantissimo, mi ama. Tanta gente mi ha supportato.

Fede che è sempre presente nella vita dei fratelli Scardina, proprio come afferma Giovanni:

Chi ci ha trasmesso questa fede? In America ci siamo congregati in una chiesa evangelista e a poco a poco Dio te la trasmesse, solo lui. Siamo figli di Dio, ci ama tutti. Vedere mio fratello così è stata tanto dura. Lui è sempre stato il mio punto di riferimento, il mio supereroe e vederlo così mi ha fatto malissimo. Però la fede mi ha dato forza, stavo tranquillo. I dottori mi dicevano che non sapevano se passavano le 72 ore e io ero tranquillo, dicevo “lui ce la farà”. E i dottori mi guardavano dicendo “questo è pazzo!”. E grazie a Dio è qui con noi e piano piano sta recuperando.

Infine Daniele Scardina ha svelato di pensare ancora a quello sport che l’ha reso il campione:

La boxe? Ogni tanto ci penso, ogni tanto la guardo però come ben sai non posso più farne parte tranne se non ne faccio parte da esterno. A breve aprirò una palestra. Adesso faccio riabilitazione 1,2 volte al giorno.

 

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