Oggi a Verissimo condotto da Silvia Toffanin, è stato ospite Ermal Meta. Il famoso cantante ha raccontato le gioie della sua imminente paternità:
Sono molto contento, sto per diventare papà! Sarà una femminuccia e si chiamerà Fortuna Marie. Un nome importante che rappresenta quello, sia per me che per la sua mamma, una fortuna. Non potevo non dedicarle il mio disco che si chiama Buona Fortuna. La notizia la avevamo scoperta mentre io avevo già iniziato a lavorare al disco... e lì ho detto "un attimo" adesso devo tornare indietro e devo riconcepire il tutto, alla luce di una grande novità e soprattutto di una energia vitale diversa. È stata come una bella tegola che ti cade in testa! Mi trovo in uno stato di congelamento, e me lo hanno confermato anche amici che ci sono passati prima di me, sono congelato e felice perché aspetto solo il momento di vederla.
Meta ha raccontato anche il momento della scoperta della gravidanza della compagna:
Quando lo ho scoperto eravamo insieme alla mia compagna, era ottobre dell'anno scorso, c'era questo classico ritardo, abbiamo pensato di fare il test. Lei era spaventata sembrava quasi non volesse fare il test. Poi lo abbiamo fatto nel primo pomeriggio, ed in questi nuovi digitali c'è scritto "sei incinta". Ce l'ho ancora, lo conservo ancora. I primi 5 minuti sono stati di sbigottimento, positivo sempre, però nessuno dei due sapeva come pensare, eravamo seduti sul pavimento e ci guardavamo senza dire niente. Poi dopo quei 5 minuti abbiamo realizzato che eravamo stati scelti. Questo è il momento più bello e significativo della mia vita. È anche difficile, hai paura per tutto, qualunque cosa accada, anche un piccolo dolorino ci si allarma in un modo direi anche esagerato a volte, però tutto questo si può definire con la parola bellezza.
Ermal, da sempre molto riservato, ha anche raccontato quando ha avvertito per la prima volta l'istinto paterno:
Prima non ero pronto a diventare papà, avevo molta paura anche del mondo, di come è. Solo che, devo dirti che l'anno scorso abbiamo fatto un'esperienza di vita. Io frequento da qualche anno una casa famiglia in Albania, lì ci sono tante ragazze, tante bambine, dai 3 ai 16/17 anni. L'estate scorsa tre di loro hanno passato l'estate con me e Chiara. Forse è stata quella la prima volta che mi sono sentito papà. È stata una sensazione stranissima, a tal punto che quando sono andate via, abbiamo pianto come due vitelli tutti e due. La casa sembrava totalmente vuota. Siamo stati molto male. Lì ho capito il vero significato, per la prima volta, di un pezzo di te. Eppure non proveniva nè da me nè da lei. È come avere un imprinting ad un certo punto, e non sai come succede, io non l'ho capito, mi sono ritrovato a capirlo dopo. E lo dico sempre, pure Chiara lo dice, sono state loro che ci hanno portato fortuna. Da quel momento entrambi abbiamo avuto meno paura.
Il cantante ha anche raccontato del rapporto con i fratelli, accuditi da lui è dalla nonna, quando la mamma era dovuta venire in Italia dell'Albania per lavorare e mantenere la famiglia:
Li ho accuditi io, ho cercato di fare il massimo, mia mamma era in Italia. C'era anche mia nonna, che è un pezzo del mio cuore. Ho cercato sempre di dare il buon esempio. Non ti nego che ogni tanto mi sarebbe anche piaciuto fare delle marachelle, fare il 16enne.
La mamma del cantante ha sacrificato tanto per i figli, anche le sue ambizioni, ma ad oggi è felicissima di diventare nonna per la seconda volta:
Mia mamma è contentissima di fare la nonna bis. Fortuna dovrebbe nascere a Giugno, non so se si sbriga o se ritarda. Mia mamma era una violinista, ha suonato da sempre, ma quando il paese si è sfaldato dopo la caduta del regime, abbiamo cercato, ognuno con i propri mezzi, di rimettere in piedi una vita. Credo che le sia mancata dopo molto la musica. Quando noi siamo arrivati qui bisognava fare quello che si trovava, ed era difficile trovare un'orchestra. Però ha cercato di nutrire me con quel sogno, non mi ha mai ostacolato. Ho avuto tanti amici, anche bravi, che sono stati ostacolati dalle famiglie. Mia mamma invece una matta! Ha fatto un finanziamento per comprarmi una tastiera. Quando sapeva che c'era qualcosa che mi poteva interessare si andava ad indebitare, era piena di finanziamenti.
Ermal ha anche rivelato di aver sofferto di attacchi di panico:
Ha poi aggiunto, emozionatissimo:Non mi sono vissuto bene all'inizio il successo. Ho cominciato ad avere un sacco di attacchi di panico, e ce li avevo anche sul palco. Non è che non si guarisce, passano ma rimangono, li devi gestire. Adesso li vedo arrivare da lontano e so come gestirli. Ma gli anni più belli, dopo tanti sacrifici a livello lavorativo, potevo finalmente esibirmi davanti a tante persone, ed ogni sera sul palco in apnea. Per i primi 5/6 pezzi era una tortura, finché non mi passavano. Non so neanche io come ho fatto. Pensa che nel 2017 ho fatto 82 concerti e nel 2018 46, e non ce ne è stato uno in cui non sia stato così, neanche uno. Non lo puoi far vedere alle persone davanti, quindi devi mascherare in continuazione. A volte scappavo via dopo il concerto e mi dicevano "ma perché all'altro concerto ti sei fermato a fare le foto?". Scusatemi, stavo male, sono scappato per quello. Sono stati due anni veramente difficili. Mi sono fatto aiutare ovviamente, da soli è molto complicato. Voglio lanciare un appello ai giovanissimi: se vi sentite così non rimanete in silenzio, raccontate quello che avete, parlarne è già metà dell'opera. Adesso con l'arrivo di mia figlia penso che queste cose brutte verranno tutte spazzate via come cenere.
Sai che sogno Fortuna tutte le notti? Non riesco a vederle il volto, lei è la mia canzone più bella.