Verissimo, Francesca De Andrè: “Ho ingerito per sbaglio del detersivo pensando fosse yogurt, ho cercato di sputarlo subito ma…”
L’ex gieffina, ospite con suo fratello gemello Filippo, ha parlato anche delle violenze subite dal suo ex fidanzato
Vale Novembre 10, 2024
Francesca De Andrè e suo fratello Filippo hanno avuto l’occasione di raccontare il loro legame oggi a Verissimo.
La ragazza ha da subito chiarito quanto le è accaduto negli ultimi giorni, ovvero aver ingerito accidentalmente del detersivo, convinta che fosse yogurt:
Mi è capitata questa sventura. Ho ingerito del detersivo per sbaglio, convinta che fosse yogurt, il problema è che dentro questo detersivo era presente dell’acqua ossigenata, della candeggina. Io immediatamente dopo ho cercato di sputarlo, solo che mi è entrato immediatamente in circolo, io ero da sola in casa e sono svenuta. Mi sono svegliata la mattina che sudavo freddo, che sentivo al livello del fegato e dell’appendice un bruciore lancinante, perché mi stava corrodendo internamente. Sono riuscita a chiamare l’ambulanza, hanno dovuto fare la lavanda gastrica. Da quando sono svenuta a quando mi sono svegliata, ha fatto in tempo a passare tutti gli organi. Il dolore non lo auguro neanche al mio peggior nemico. Tutto è bene quel che finisce bene!
L’ex gieffina poi, oltre a spiegare la difficile infanzia che ha vissuto e il rapporto turbolento con suo padre, è tornata nuovamente sulla storia che l’ha segnata profondamente.
Come aveva raccontato, è stata vittima di ripetute violenze fisiche e psicologiche da parte del suo ex fidanzato che gli sono costate una condanna di tre anni e tre mesi di reclusione. La nipote di Fabrizio De Andrè aveva spiegato di essersi accorta del fatto che si trattasse di un soggetto problematico, ma di aver creduto – erroneamente – che potesse cambiare.
Tra tutti gli orrendi episodi di violenza da lei subiti, ne spicca uno, sicuramente il più grave, di cui potete trovare i dettagli QUI. In realtà, però, si trattava a suo dire di atteggiamenti sistematici all’ordine del giorno: “Lui mi lanciava la candeggina, incendiava le cose e me le tirava…”
In occasione dell’intervista odierna, Francesca ha spiegato nel dettaglio cosa ha comportato per lei vivere questo periodo infernale, rintracciando, nel suo tentativo di perdonarlo, degli schemi familiari sbagliati a cui è stata abituata:
Io ho avuto dopo questo aneddoto un lungo periodo di depressione. Cerco sempre di tirar fuori il positivo, anche nei momenti dove cado. Il libro che ho scritto, “Non era il cuore”, è un po’ un’analisi introspettiva che mi ha portato alla comprensione e quindi alla liberazione successiva. Ovvero: perché io mi ci ritrovo in questo problema? E quindi quello che mi è successo con il mio ex fidanzato è inconsciamente l’aver ricercato quello a cui mi ha abituato mio padre come idea di amore, che comprende la violenza. Quindi, quando ero dentro questa cosa, non me ne rendevo conto perché per me era normale. Mi era stato insegnato quello, da mio padre.
Non può di certo definirsi una donna risolta, ma sta cercando di risollevarsi come può:
Io continuo a lottare tutti i giorni della mia vita, però la consapevolezza ti porta a vedere le cose con un pochino di anticipo. Sicuramente io quando mi sveglio la mattina posso guardarmi allo specchio essendo fiera di chi sono e di quello che ho superato con le mie forze e della donna che sono diventata.
In merito, nello specifico, alla condanna del suo ex fidanzato, nella quale erano compresi anche 15 mila euro di risarcimento, Francesca ha argomentato:
Lui è stato condannato ma non ho ricevuto il risarcimento, continuo a pagare tutte le cose che mi trascino dietro per colpa sua, sia a livello materiale che non. Non c’è stata un minimo di presa di coscienza. Che poi a volte dici “capisco perché certe persone arrivano così”, cavolo, se c’è una famiglia dietro che ti lascia fare e ti paga pure gli avvocati per difenderti da una schifezza del genere che hai fatto, permettendoti anche di non pagare… sia al livello di condanna che altro!
Io capisco perché le persone poi hanno paura di denunciare, purtroppo. Il messaggio che mando è quello di farlo sempre, però mi rendo conto che sono delle battaglie che danno poca soddisfazione, perché permettono a queste persone di arrangiarsi come vogliono lasciandoti nel pieno della difficoltà.
Nonostante la terribile esperienza, però, da degna eterna sognatrice si dice ancora speranzosa su ciò che può riservarle il futuro:
Non ho smesso di credere nell’amore, grazie a Dio nonostante tutto quello che ho vissuto, non ho smesso di avere ancora la voglia di sognare. Arriverà.
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