Verissimo, Luigi Strangis parla del periodo difficile appena vissuto: “L’ho affrontato in maniera particolare”

Poco fa è intervenuto a Verissimo, il salotto di Silvia Toffanin, Luigi Strangis. Il vincitore della ventunesima edizione di Amici, il talent show di Maria De Filippi, ha presentato il suo nuovo singolo, Adamo ed Eva. Luigi Strangis ha parlato della sua vita sentimentale:

Mi sono trasferito a Milano, nuova vita, sto bene. Una Eva è difficile trovarla, aspetto che arrivi. Sono un tipo che da solo sta bene, però ha dei momenti no. Ha bisogno di qualcuno al suo fianco, che può essere qualsiasi persona vicino a me. Che possa essere un amico o una ragazza, per ora però non c'è.



Il giovane cantante di origine calabrese è reduce da un momento molto difficile, la perdita della sua cara nonna:

È stato un periodo no. Ho perso mia nonna, un periodo che ho affrontato in maniera particolare. È stato difficile perché dopo otto mesi di Amici l'ho vissuta poco. Una volta uscito ritrovarmi poi i quella situazione  lì, lei non è stata bene, l'Alzheimer, non è stato semplice affrontarla.



Da piccolino io stavo sempre con lei perché i miei genitori sono stati dei grandissimi lavoratori, spesso non sapevano con chi lasciarmi e mi lasciavano a lei. Era stupendo. Mi accompagnava all'asilo, mi preparava da mangiare, mi diceva di non sciuparmi che dovevo mangiare. L'ho vissuta davvero tanto da piccolo. Era una seconda madre. Giocavo, mi ha insegnato ad andare in bicicletta senza le rotelle. È stata una cosa che mi ha pesato tanto.

Luigi Strangis da piccolo è stato vittima di bullismo:

La mia fortuna è stata proprio il fregarmene. Tante parole le senti addosso, crescendo ho imparato a fregarmene, a farmi i fatti miei e se qualcuno parla questi cavoli. Nessuno ti dice nulla se te ne freghi. Indifferenza e se proprio devi dire qualcosa non deve essere un insulto, come quello del bullo, ma è altro.



Per finire ha rivolto un pensiero a Rudy Zerbi:
Rudy non è cattivo. È stato lì dentro un secondo padre. E come un giusto padre che sa fare il padre, quando deve avere la mano forte che deve dirti qualcosa, te la dice. Non penso che sia cattivo, anzi lo saluto, "Rudy ti voglio davvero tanto bene".