Verissimo, Mattia Zenzola si emoziona nel rivedere la sua vittoria ad Amici 22 e confessa: “Ancora sto metabolizzando tutto”. Poi dedica dolci parole a Benedetta Vari

Mattia Zenzola, il vincitore della ventiduesima edizione di Amici, è stato ospite a Verissimo insieme agli altri tre finalisti del dating show di Maria De Filippi. Nel salotto di Silvia Toffanin, il ballerino di latino ha raccontato i suoi primi momenti dopo la vittoria:

Sto bene, emozionato aspettato tanto questo momento. Sì ho vinto, sembra strano da dire però ancora sto metabolizzando il tutto. All'inizio lì, in studio, mi sembrava un sogno. Mi sembrava un sogno e non mi volevo svegliare. Dicevo "lasciatemi sognare". Non ci credevo. Poi dal giorno dopo quando ho riaperto gli occhi ho iniziato a capire che ero veramente io ad aver alzato quella coppa ed era tutto vero.



Ancora un po' a tratti non ci credo. Finita la puntata abbiamo festeggiato, poi il giorno dopo sono tornato a casa, mi sono portato con me la coppa, l'ho fatta vedere a mamma e a papà, al mio fratellino. L'ho messa nella mia cameretta e ogni volta che la guardavo non capivo niente. Mi sembrava strano.

La cameretta è il mio rifugio. Quando qualcosa non andava bene io mi chiudevo lì. Mi chiudevo lì, mio papà non era d'accordo su questa cosa, veniva sempre in cameretta e mi diceva "ma che fai così?". Io chiudevo tutte le tapparelle e stavo al buio con la mia lucina che avevo vicino al comodino. Mio padre quando è venuto a trovarmi, a farmi la sorpresa ha ribadito "da ora in poi devi tenere quelle tapparelle aperte e fare entrare la luce".



Successivamente la conduttrice ha mandato in onda la clip del momento in cui Mattia è stato proclamato vincitore. Il 19enne ballerino si è commosso nel rivedersi:

In un attimo ti catapulti ed è come se rivivessi tutto. Stupendo.



Mattia ha spiegato in cosa Amici l'ha cambiato:

Lato artistico sembrerebbe scontato, perché proprio la forza di questo programma è dare la possibilità ai ragazzi di studiare, studiare tutto quello che gira intorno alla danza, in questo caso per un ballerino. Studiare più stili, cosa che comunque come tutti sappiamo è molto costosa. La possibilità di studiare tutto e fare lezioni ogni giorno è qualcosa di assurdo. Per me è diventata una seconda famiglia. Io sono oggettivamente cresciuto lì. Ho fatto i miei 18, i miei 19 anni lì dentro con tutti loro. Sono anche gli anni più importanti quando si è giovani. Gli anni proprio del cambiamento.

Penso che come esperienza quello che ti insegna a questa età non lo impari fuori. Queste nozioni in breve tempo non le impari fuori con facilità. Forse le impari ma con molto più tempo. È una scuola di vita. È una scuola che ti insegna soprattutto cos'è il lavoro, cos'è il sacrificio. Ti prepara al fuori.

Ti prepara a essere sempre pronto a qualsiasi evenienza. A essere nell'imprevedibilità sempre pronto e sapere cosa fare. Poi anche comunque gestirti tutto da solo, svegliarti sempre presto la mattina, la disciplina che per me è fondamentale.

Dopo la vittoria ha finalmente potuto vedere i suoi genitori. Mattia ha un legame speciale con il papà, che ha avuto seri problemi di salute per via del Covid:

Con papà il primo abbraccio ce lo siamo dati sceso dalla macchina, perché mi hanno accompagnato fino a casa. Ero con la coppa in mano e mi ha abbracciato. Diciamo che c'è stato un minuto dove non ci siamo parlati. L'abbraccio parlava da solo, per me lui è qualcosa di speciale. Io sono grato, non so a chi dire grazie, perché lui oggi è ancora qui con me e sono contentissimo che lui sia riuscito a vedere quello che ho fatto. Sono grato che sia riuscito a vedere uno dei miei primi traguardi, uno dei miei primi sogni realizzarsi.

Il giovanissimo ballerino è stato raggiunto da Benedetta Vari, la ballerina eliminata prima del serale, ma "promossa" comunque alla fase finale del programma per accompagnare Mattia nei passi a due. L'ex allievo ha voluto ringraziarla:

Volevo ringraziarti anche qui anche se già sai tutto perché senza di te non sarebbe stato lo stesso. Mi hai dato la possibilità di esprimermi al meglio. Mi hai aiutato tanto anche in casa, mi hai sempre supportato. Grazie. Volevo dirtelo anche qui perché ci tenevo.

Successivamente è stato raggiunto da Raimondo Todaro. Il prof di ballo si è detto felicissimo e ha raccontato i motivi per cui gli ha chiesto scusa prima della finale:

Sì Mattia mi ha regalato il sogno più grande. Io avevo un compito arduo che era quello di andare in una trasmissione meravigliosa che si faceva da più di 20 anni, dove il latino comunque non è mai emerso come secondo me meritava. Quindi l’obiettivo era arrivare nel più breve tempo possibile a far vincere un latinista. Era una cosa impossibile finché poi non è arrivato Mattia. Mattia lo sapeva fare e lui lo sa, io sono stato malissimo alla finale, ero tesissimo, un’ansia che quando ballavo non me ne fregava nulla. Finiva lì. Vincevo, bene, se non vincevo andava bene uguale.

Su di lui avevo proprio il desiderio perché sapevo che ce la potevamo fare, sapevo che secondo me se lo meritava e quindi ci ho sperato. Non dormivo la notte. Ero veramente ansioso. E poi da professore a parte che vincete da professore è mille volte più bello che da ballerino. Però soffri perché ballando ti sfoghi. Rimanere lì seduti dietro alla cattedra è una cosa veramente brutta per certi aspetti. Finché poi non ha alzato quella benedetta coppa ed eccoci qua.

Il giorno prima della finale gli ho chiesto scusa per averlo sgridato tante volte, però in quel momento per me era la cosa giusta da fare per alzare quella coppa quindi ritornando indietro lo sgriderei ancora.

Anche Mattia ha voluto rivolgere un pensiero al suo prof, che è a oggi un amico:

Lui è stato il mio pilastro fondamentale all’interno di quella scuola. Mi ha sempre seguito in tutto. Mi ha sempre portato per mano e mi ha sempre spronato. Sgridato però sono quelle sgridate che si vedeva che faceva per esigenza. Perché voleva trasmettermi qualcosa. Voleva insegnarmi qualcosa. Lo faceva solo ed esclusivamente per il mio bene. E io questo l’ho captato. È stato il mio fratello maggiore all’interno di quella scuola. Mi ha insegnato tanto. Le sue lezioni mi sono servite tanto. Io penso che lui sia un professionista. È un pozzo di sapienza. Sa veramente tanto.