Televisione

Verissimo, Selvaggia Lucarelli: “Ecco perché in questo periodo provo empatia nei confronti di Chiara Ferragni”

“Al suo ex coniuge vengono perdonate facilmente cose molto più gravi”, ha poi aggiunto

Renata 23/02/2025

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La giornalista Selvaggia Lucarelli, reduce dall’esperienza in qualità di ospite fisso al Dopo Festival, è stata ospite di Silvia Toffanin a Verissimo.

Nel salotto di Canale 5 la giurata di Ballando con le Stelle ha innanzitutto raccontato come ha vissuto la settimana sanremese. “Diciamo che non era tutto sulle mie spalle, direi che avevo un ruolo abbastanza laterale quindi tutto sommato ero proprio nella mia comfort zone“, ha esordito Lucarelli, che ha aggiunto:

Sanremo mette sempre molta agitazione, molta ansia, c’è un po’ d’ansia da prestazione, vuoi fare bella figura…Le aspettative sono alte, tutti si aspettano che tu dica quella cosa che sconvolge, che crea dibattito…Quindi un po’ d’ansia da prestazione l’avevo ma il grosso era sulle spalle di Alessandro Cattelan quindi ho potuto giocare di sponda e divertirmi molto.

Sono molto spavalda sul lavoro, anche spregiudicata, nel senso che non valuto con troppa attenzione le conseguenze. Anche perché altrimenti mi auto-censurerei continuamente. Alla fine avere opinioni molto nette, cristalline e divisive in qualche modo si paga in questo mestiere“, ha dichiarato Lucarelli, che ha continuato dicendo:

Sei antipatico a molte persone, ti fai tanti nemici e spesso si pensa a chi chiamare per condurre un programma o ad un ospite e tu vieni scartato perché hai detto una cosa poco gentile e molto critica. Quindi sono spavalda però pago il dazio molto spesso.

Poi Lucarelli ha raccontato alcuni dettagli della sua infanzia:

Io sono cresciuta in un ex villaggio operaio, destinato agli operai che lavoravano in una fabbrica di alluminio poi dismesso. Mio papà è arrivato ad amministrare questo villaggio che doveva riprendere vita. Quindi ero la figlia dell’amministratore di questo villaggio…Ero isolata perché il villaggio era lontano da Civitavecchia, la città principale. Ho vissuto la mia infanzia in questo villaggio di poche centinaia di abitanti…Ero sola, avevo pochissimi amici lì, quindi la mia infanzia è trascorsa tra fantasia, molto bucolica, tra giardino, animali e un’immensa libreria dentro casa. I miei genitori quasi ci vietavano di guardare la tv, quindi leggevo…

Io sono stata il primo amore di papà, lui voleva tantissimo una figlia femmina. E’ stato complicato avermi, mia mamma ha avuto il primo figlio, Fabio, poi ha perso il secondo figlio dopo pochi giorni dalla nascita, c’è stata una distrazione all’ospedale…Questa cosa ha traumatizzato profondamente mia mamma che da lì ha avuto aborti spontanei. Dopo nove aborti spontanei ha rinunciato ad avere figli in maniera naturale e i miei genitori hanno fatto domanda di adozione. La domanda andava avanti, quando mia mamma è rimasta incinta senza accorgersene. Quando se n’è accorta la fase critica era superata e sono nata io.

Mia mamma mi somigliava molto di carattere, quindi era un rapporto molto conflittuale ma di grande amore, stima e ammirazione. Era un’intellettuale vera, molto originale e fantasiosa…Era una donna incredibile e versatile. Con l’Alzheimer ha perso la sua assenza…abbiamo visto spegnersi una donna che viveva di curiosità. Il rapporto tra i miei genitori era molto conflittuale…Senza rendermene conto ho associato l’idea dell’amore a quella del conflitto. Non ho riconosciuto l’amore sano“, ha aggiunto. Selvaggia ha anche parlato di Laerte Pappalardo, padre di Leon, e del suo fidanzato narcisista che ha conosciuto dopo la separazione.

Ora con Laerte abbiamo un rapporto bellissimo, finita la fase conflittuale ci siamo ricordati cosa ci piaceva l’uno dell’altra. Io devo dire che voglio molto bene a Laerte, ci vogliamo bene, riconosco le sue qualità. Riconosco in lui una grande ironia e un grande senso dell’accudimento. Sono felice che Leon abbia preso dei pezzetti della sua personalità. Oggi siamo amici, ci frequentiamo con i rispettivi compagni. C’è un grande affetto.

Dopo Laerte ho vissuto un amore tossico, nel mio caso era qualcosa che mi stava davvero uccidendo sotto molti punti di vista. Era una storia d’amore malata, io avevo fame di essere amata da questa persona, una fame ingestibile. Un fardello che avevo dato a questa persona, che non poteva soddisfare. Lui era il narciso per eccellenza. Voleva essere adulato e amato sopra ogni cosa e questi due desideri erano inconciliabili. Ognuno di noi chiedeva all’altro ciò che l’altro non gli poteva dare. Era un rapporto terribile perché io senza di lui non potevo vivere, ero l’ombra di me stessa, ma stando con lui stavo ancora peggio. Ne sono uscita, purtroppo, senza chiedere aiuto. In realtà avrei dovuto farlo, è la prima cosa da fare.

E ancora, Lucarelli ha proseguito dicendo:

C’erano violenze psicologiche molto forti, lui viveva sminuendomi. Mi diceva che non valevo nulla, che ero sopravvalutata nel mio lavoro, che come madre ero pessima…Prendeva sempre le parti del mio ex marito, non avevo mai un sostegno dal punto di vista psicologico. Avevo solo lui che mi sminuiva, era molto duro…Mi sono ritrovata che ero pericolosa per me stessa e per mio figlio perché non ero mai lucida. Ero sempre confusa…Pensavo a cosa stesse facendo lui costantemente. Ero in un delirio psicologico che mi ha fatto molto male.

L’ho visto qualche anno dopo e non ho provato odio, non gli ho attribuito tutte le colpe. Mi sono chiesta perché sono inciampata in qualcosa di simile. Se ci sono rimasta per quattro anni vuol dire che c’era qualcosa che non andava in me. Ho fatto un grande lavoro su me stessa e il tempo mi ha aiutato molto“, ha aggiunto, prima di parlare del suo attuale compagno Lorenzo, al quale è legata da quasi dieci anni.

Mi fa ridere, non potrei mai stare con una persona che non ha senso dell’ironia, per me è fondamentale. E’ una persona leggera ed ha la capacità di scaricare i miei momenti no. Accumulo molta frustrazione per via del mio valore. Nel 2022 ci sono stati vari lutti in famiglia ma l’abbiamo superato perché riconosciamo come normali le nostre fragilità.

Quando l’anno scorso sono stata accusata di istigazione al suic*dio lui ha reagito estraendosi dalla realtà: in quelle giornate guardava cose sul computer che non c’entravano niente con quello che stava succedendo. Lui si isolava nella sua bolla, io invece col coltello fra i denti facevo guerra ai giornali. Eravamo su due piani totalmente diversi.

Ogni volta che fai un’inchiesta la paura è quella di affrontare conseguenze legali molto costose, sia dal punto di vista di energie sia di soldi. Ho spesso paura, però sono forte della mia convinzione di aver fatto il mio lavoro bene. Se in passato ho mai sbagliato? Certo, capita a tutti di sbagliare“, ha aggiunto. Infine, Lucarelli ha parlato di Chiara Ferragni:

In questo periodo provo un po’ di empatia nei confronti di Chiara Ferragni, penso che abbia pagato abbastanza per quello che le è successo. Lei ha fatto qualcosa di profondamente sbagliato e discutibile. L’aspetto penale della vicenda non mi interessa, lei ha già pagato a livello reputazionale. Ha pagato molto dal punto di vista professionale. Cosa dobbiamo chiederle di più? Il carcere? Mi sembra tutto un po’ eccessivo.

Mentre dall’altra parte Fedez riceve assoluzioni in maniera più facile, a lui vengono perdonate cose che dal mio punto di vista sono gravi. Non devo chiedere scusa a Chiara Ferragni perché quello che avevo scritto era vero, la multa gliel’ha fatta l’AntiTrust, non gliel’ho fatta io. Ma penso sia arrivato il momento di darle una seconda possibilità.

 

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