Vittorio Sgarbi rivela l’assurda cifra che gli era stata proposta per partecipare a L’Isola dei Famosi

Conosciamo oramai Vittorio Sgarbi da moltissimi anni e sappiamo che è una persona con un carattere molto forte e senza peli sulla lingua. E così si è mostrato anche nel corso di un’intervista rilasciata a Novella 2000, in cui Sgarbi ha raccontato che sua figlia Evelina ha disertato svariate volte l’incontro per un provino al Gf Vip:

L’hanno convocata per un provino con Alfonso Signorini, e per quattro volte ha disertato l’appuntamento. L’ha fatto contro la mia volontà.

Il critico d’arte quindi ha dichiarato di non aver condiviso la scelta della figlia, in quanto avrebbe potuto guadagnare delle cifre non da poco conto:

[…]Per una ragazza della sua età declinare una simile offerta equivale a sputare sul denaro, tuttavia Evelina ha ritenuto che un luogo denso di pettegolezzi come la Casa del Grande Fratello Vip non fosse degno di lei. […] Per la gioia di chi ipocritamente le riconosce il merito di non essersi lasciata lusingare dall’idea del successo facile. Io le ho perfino ingiunto di cogliere l’occasione, tanto che abbiamo discusso e per qualche mese ci siamo persi di vista.

Inoltre Vittorio ha spiegato – che dopo numerose discussioni a riguardo -, è riuscito a ritrovare l’armonia con la figlia, nonostante ci siano ancora battibecchi di tanto in tanto:

Sì, però continuo a farle pesare le sue decisioni. Di recente mi ha chiesto una borsa da 3mila euro. Alla fine gliel’ho comprata, ma non prima di averla spronata a guadagnarsi da sola il denaro utile a mantenersi questi vezzi.

E ancora, sempre riferendosi all’occasione mancata della figlia al Gf:

Soldi che non deve sudare in miniera, ma in una casa super accessoriata dove le chiedevano solo di mostrare il carattere. E ne ha da vendere.

Infine Sgarbi ha parlato anche della proposta, poi rifiutata, di prendere parte a L’Isola dei Famosi:

Io godo già di grande fama. Perciò posso concedermi il lusso di dire no a format come l’Isola dei Famosi, che si aspetta di vedermi annuire dinanzi a un cachet di 400mila euro, anzi 800mila, visto che per convincermi la cifra fu raddoppiata. Avrei accettato solo per due milioni, minimo 1 e mezzo. Ho impegni da sindaco, assessore e deputato, il mio tempo costa e non intendo svenderlo.