Wanna Marchi e Stefania Nobile in partenza per l’’Isola 12′: “Abbiamo pagato per i nostri errori e ora, attraverso il più duro dei reality, vogliamo far capire che non siamo due mostri!”

La presenza di Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile alla dodicesima edizione de L’Isola Dei Famosi ha suscitato numerosissime critiche nei confronti delle due future naufraghe già quando si trattava di semplici rumor. Quando, poi, diverse settimane fa, durante i Giri Di Walzer, Verissimo ha confermato che le due sarebbero partite davvero per l’Honduras, il web si è letteralmente diviso: se c’è chi crede che sia giusto concedere alle due una seconda possibilità, in molti pensano che non sia questo il giusto modo di farlo.



Nell’ultimo numero del settimanale Chi, sono state le due dirette interessate a raccontare i motivi che le hanno spinte ad accettare la partecipazione al reality di Canale 5. In particolare, Stefania ha ammesso:

Sogno di restituire una dignità a mia madre. Non voglio che la gente la ricordi prima come 'la regina delle televendite', poi come 'La regina delle truffe'. Mi fa troppo male. Per questo ci mettiamo in gioco e partecipiamo a L’Isola Dei Famosi.



A farle eco è stata la Marchi:

Alcuni criticheranno la nostra scelta ma noi abbiamo sbagliato e pagato tutto quello che c’era da pagare. Oggi siamo due cittadine oneste e pulite che hanno bisogno di lavorare. (...) Cosa volete dalle Marchi? Abbiamo fatto nove anni e passa di carcere. Volete darci la pena di morte?



Madre e figlia, ricordiamo, furono condannate in via definitiva nel 2009 per “bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e associazione a delinquere finalizzata alla truffa a seguito di trasmissioni televisive in cui si raggiravano i telespettatori. Ma entrambe sono convinte di meritare una nuova opportunità dalla vita, dopo aver pagato gli errori commessi. La Nobile, infatti, ha aggiunto:

Io non sopporto chi punta il dito senza andare oltre. Siamo sinceri: noi sappiamo e conosciamo tutti i nostri errori. La giustizia ci ha fatto pagare un conto salatissimo. Io e mia madre assommiamo più di 18 anni di carcere in due. Attraverso il più duro dei reality possiamo metterci a nudo e far capire che non siamo due mostri.

Alle parole della figlia, si sono aggiunte poi quelle della madre:

Io non provo risentimento verso nessuno, nemmeno per Striscia La Notizia, che ha dato il via all’operazione 'Tapiro di sale' su cui si è poi basata l’inchiesta giudiziaria. (...) Abbiamo bisogno di raccontare chi siamo: due persone pulite e libere con tanto di passaporto e documenti in regola. Noi abbiamo pagato. Io vivo di pensione, che non arriva a 500 euro in totale, dopo oltre 40 anni di contributi versati. (...) Non auguro a nessuno di cadere all’inferno, chiedere una mano e non trovare nessuno che te la tenda. Non voglio la pietà di nessuno. Ho cercato lavoro, ma nessuno vuol dare un posto a Wanna Marchi. E poi io nasco e morirò in tv. Io e mia figlia cammineremo sempre a testa alta. Nel bene e... nel bene. Di male non c’è niente! Il male sta negli occhi di chi vuole vederlo a tutti i costi.

Le Marchi hanno concluso la loro intervista a Chi sostenendo:

Il nostro motto non sarà più 'd’accordo?' ma 'Adosss!', che vuol dire 'Rivincita’.

Che ne pensate?