‘X Factor’, annunciati ufficialmente i nomi dei giudici della tredicesima edizione!

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Dopo giorni di rumors la pagina ufficiale di X Factor Italia ha appena annunciato i nomi dei nuovi giudici della tredicesima edizione del talent show: a selezionare e guidare i nuovi aspiranti partecipanti saranno la cantautrice Malika Ayane, il rapper Sfera Ebbasta e Samuel dei Subsonica.



I tre prenderanno il posto di Fedez, Lodo Guenzi e Manuel Agnelli mentre l'unica riconfermata dall'edizione passata è Mara Maionchi che ormai è una veterana visto che ha ricoperto il ruolo già nelle edizioni in onda su RaiDue dal 2008 al 2010 e poi su Sky dal 2017, per gli altri, invece, si tratta di un vero e proprio debutto in questa veste.

Alla conduzione dello show in onda nell'autunno 2019, per il nono anno consecutivo, il confermatissimo Alessandro Cattelan che quest'anno entra nella squadra di autori con il ruolo di creative producer.



Ed ecco le prime parole dei neo giudici. Ayane:

Qualche anno fa, quando ho sentito forte l’esigenza di cercare nuovi stimoli per progredire nel mio lavoro ho voluto cimentarmi in un’esperienza alternativa che mi ha insegnato tantissimo: la scrittura e la conduzione di un programma radiofonico. Oggi mi trovo nuovamente in un importante momento di bilancio personale e scelgo con grande entusiasmo di mettermi ancora di più alla prova in questa avventura televisiva per me completamente nuova. L’idea di poter lavorare e dare qualcosa a chi sta costruendo il proprio futuro mi emoziona profondamente.



Samuel:

A X Factor mi piacerebbe accendere i riflettori sulla musica che amo, fatta non solo di belle voci, ma anche di suoni di ricerca e di contenuti da raccontare, dedicando un’attenzione particolare agli autori e non solo ai cantanti. È una sfida, una scommessa, dalla quale sento che potrò ricevere anche nuovi stimoli ed energie creative.

Sfera Ebbasta:

X Factor sarà il microfono attraverso il quale vorrei raccontare chi sono veramente, non quello che gli altri dicono di me. Sarà il microfono che farà conoscere la trap, un genere di cui spesso si parla dicendo cose senza senso, quando il senso è solo uno: è la musica che racconta questi tempi, anche le vite di chi la critica. Di chi la sente e non la ascolta. Ecco, io come giudice, davanti ai ragazzi, anche più giovani di me, non voglio fare questo errore: voglio ascoltarli, non sentirli. E voglio dimostrare loro che se lavori e ci credi, ce la puoi fare.

E, infine, la Maionchi:

Lo so, avevo detto che ero stanca. E quando l’ho detto lo pensavo, ma questo programma mi crea tempesta emotiva tanto quanto gioia e voglia di fare. Alla mia età il lavoro non solamente nobilita ma motiva e... rinfresca. E chi non la vuole rinfrescatina a 78 anni?

Che ne pensate?