Zero: su Netflix è arrivata una nuova serie tv dedicata alle rivincite, all’amicizia e ai supereroi

Su Netflix è finalmente arrivata Zero, la serie tv ideata da Antonio Dikele Distefano (e liberamente ispirata al suo romanzo Non ho mai avuto la mia età) che racconta una storia di rivincite, di amicizia e di supereroi.



"Essere invisibili è il vero potere" annuncia il trailer accompagnato dalla canzone Zero cantata da Mahmood, music supervisor dell’ultimo episodio della serie, e prodotta da Dardust.

https://www.youtube.com/watch?v=WsTyt4hb95U&feature=emb_title

Ambientata nella Milano odierna, il protagonista di questa nuova produzione originale per l'Italia è Omar (interpretato dall’esordiente Giuseppe Dave Seke), anche detto Zero. È un ragazzo italiano di seconda generazione che vive nel Barrio, uno dei quartieri più multietnici della città meneghina. Un giorno - mentre viene rincorso da un bullo del quartiere - scopre uno straordinario super potere, diventare invisibile.



La scoperta di questo super poter sarà solo l’inizio di una trama che intreccerà amore, amicizia, soldi e il desiderio costante di realizzare i propri sogni. È la storia di una rivincita sociale, di riscatto e di crescita, grazie anche ai preziosi legami che Omar stringerà episodio dopo episodio.

Oltre a lui infatti si snodano nel corso delle 8 puntate le vicende di alcuni coetanei, tra cui quella del bullo di quartiere Sharif (Haroun Fall), i fratelli Momo (Richard Dylan Magon) e Sara (Daniela Scattolin). E poi ancora quella di Anna (Beatrice Grannò), una ragazza della Milano bene la cui strada si intreccia presto con quella di Omar.



Una storia di invisibili, non per forza di minoranze, raccontata peraltro in un'ottica anti-covenzionale. Lo scrittore esordiente Distefano ha raccontato così il progetto:

L’idea di Zero nasce da una mia esigenza di mettere insieme diverse storie per raccontarne una. La storia di un ragazzo speciale, di un ragazzo nero. Grazie al suo super potere riuscirà a vedere la realtà che si cela dietro all’apparenza delle cose e delle persone. Il rap sarà uno dei protagonisti della storia perché il rap è la lingua della nostra epoca. È capace di raccontare mondi che la gente non vede, come la periferia milanese in cui è ambientata la serie, ed è la mia lingua.

E voi cosa ne pensate di Zero? L'avete già vista?